Apro un salone… E ora, come lo pago?
Per aprire un Salone da Hair-dresser è sempre necessario un budget, sia che si intenda avviarlo in autonomia, sia che si opti per l’affiliazione ad un franchising.
Lasciate perdere quegli inutili articoli dove ti dicono che è possibile aprire un’attività senza investire alcuna cifra e dove propongono una formula franchising senza investimenti….quasi magica, anzi, diffida da chi te la propone.
No money? No store.
Nel tuo percorso di carriera non vuoi più essere un parrucchiere dipendente ed è arrivato quel momento tanto atteso in cui decidi di fare il “fatidico” passo e diventare titolare della tua attività?
Le strade sono 2, mi avventuro in un percorso da solista oppure mi affido ad un franchising di successo (leggasi anche l’Articolo: “Ho deciso! Apro il mio Salone. …Da Solo o in Franchising?”).
La decisione di avviare un’attività in proprio, da soli o con il franchising, deve essere sempre preceduta da un’attenta analisi degli aspetti economico-finanziari dell’operazione (leggasi anche l’Articolo: “I 23 passi necessari per aprire il proprio Salone”).
Se la scelta è quella di “sposare” un brand, affiliandosi, i vantaggi sono numerosi: l’accesso a un marchio già affermato, un modello di business collaudato, formazione iniziale, supporto continuativo del franchisor, economie di scala, forza di gruppo…
Un vantaggio ulteriore è quello di poter ottenere dal franchisor che si è scelto dati, informazioni e prospetti economici precisi, perché basati sull’esperienza di tutte le attività analoghe già aperte dei franchisee esistenti.
Una volta definito il fabbisogno finanziario completo (per intendersi: tutti i soldi che servono per aprire il tuo prossimo Salone), occorre analizzare con estrema obiettività la propria situazione.
L’Opzione del Mutuo
In questo caso rientriamo in una classica operazione finanziaria. Prima di presentarti in banca è fondamentale aver redatto un dettagliato Business Plan (leggi anche “I 23 passi necessari per aprire il proprio Salone”), aver scelta la location, avere tutti i permessi e le licenze abilitanti l’apertura, aver richiesto preventivi a tutti i fornitori, illustrare le caratteristiche che ti differenziano dalla concorrenza, definire la propria strategia di marketing.
Una volta definiti gli aspetti di cui sopra sei pronto per presentarti a più di un istituto bancario, non fermarti al primo, quello che conosci da anni, oggigiorno il Direttore non ha più alcuna autonomia, tutto viene deciso in uffici interni che poco hanno a che fare con il rapporto umano tra le persone.
E’ proprio necessario accendere un Mutuo? …E se non fosse necessario?
L’Opzione del Microcredito
Per evitare di fare passi più lunghi della gamba, un aiuto per affrontare gli investimenti iniziali può venire certamente da un ”tradizionale” finanziamento bancario ma, nel caso le banche non siano propense a concedere prestiti per le più diverse ragioni, anche dal cosiddetto “microcredito”.
Il microcredito è un tipo di finanziamento che viene erogato alle piccole imprese e ai lavoratori autonomi che hanno difficoltà ad accedere ai tradizionali prestiti bancari, anche semplicemente perché l’attività che intendono avviare, proprio perché non ancora operativa, non ha uno storico di incassi né può fornire “garanzie” di successo.
Per lo Start-Up di una attività in Franchising, il microcredito è sempre più conosciuto e utilizzato perché consente alle persone, in particolare agli aspiranti imprenditori, di superare alcune barriere finanziarie per costruirsi un futuro più stabile. Questo tipo di prestito è disponibile sia attraverso istituti finanziari tradizionali che attraverso organizzazioni non profit e cooperative. Il microcredito può essere utilizzato per una vasta gamma di scopi, tra cui per l’avvio di un’impresa e quindi, a maggior ragione, per lo start up aziendale anche di un’attività in franchising.
È importante che chi cerca di ottenere un microcredito comprenda i termini e le condizioni del prestito, così come i requisiti per la qualificazione. Per chi desidera informarsi per un microcredito ci sono molte fonti disponibili, tra cui banche, cooperative di credito, organizzazioni non profit e altri istituti finanziari.
Inoltre, molte organizzazioni forniscono consulenza e supporto ai potenziali prestatori per aiutarli a capire meglio il processo di richiesta e a qualificarsi per un prestito.
Finanziamenti in base alle esigenze
In genere il microcredito riguarda la concessione di importi relativamente bassi, solitamente compresi tra i 2.000 e i 25.000 euro ma, poiché la natura della domanda varia in base alle esigenze, in alcuni casi può raggiungere un massimo di 50.000€, con un tasso di interesse che varia a seconda del tipo di finanziamento e della durata del rimborso.
Il microcredito può essere utilizzato per diversi scopi, tra cui alcuni fortemente correlati all’avvio di una attività in franchising: ad esempio l’acquisto di attrezzature, l’acquisizione di materie prime, la formazione dei dipendenti o il finanziamento dei primi mesi di attività.
La valutazione del brand affiliante
L’aspetto più interessante del microcredito, se applicato al franchising, è la valutazione del brand affiliante. Chi eroga il microcredito considera sempre più rilevante il concetto della “diminuzione dei rischi” conseguente al fatto che chi avvia un’attività non lo stia facendo da solo, ma con un’azienda affiliante seria e qualificate .
Per questo motivo la valutazione dell’ente erogante sempre più spesso non si limita all’individuo che riceve il prestito, ma viene accompagnata da un’analisi attenta e circostanziata dell’azienda a cui lo stesso intende affiliarsi.
Ricorda, più il franchisor è conosciuto e ben considerato, più il microcredito diventa accessibile all’aspirante franchisee.
SE RISIEDO AL SUD e voglio aprire un Salone? “RESTO AL SUD” è la tua scelta.
Sicuramente Resto al Sud è una misura accessibile nell’area del Mezzogiorno.
Oltre a questa, le singole Regioni mettono a disposizione contributi di varia natura (tasso agevolato, fondo perduto) come la Sicilia ha fatto con Fare Impresa in Sicilia.
ENTITÀ: L’entità e la natura del contributo dipende dalla singola misura, Resto al Sud finanzia fino a 200.000 euro, di cui 50% a fondo perduto e 50% a tasso zero, più fino a ulteriori 40.000 euro sempre a fondo perduto per il capitale circolante. Si attende (aggiornamento a Agosto 2023) l’attivazione di Resto al Sud 2.0 che è rivolto “esclusivamente” a donne e under 35.
PROCEDURA: La procedura di richiesta consiste nella elaborazione di un progetto d’impresa che dettagli l’iniziativa proposta, la compagine sociale, il mercato di riferimento, un piano di spesa dettagliato.
TEMPI: Per quanto attiene ai tempi di riscontro dipende dalla singola misura; Resto al Sud si chiude approssimativamente in 5 mesi.
SOGGETTO RICHIEDENTE: La tipologia di soggetto giuridico richiedente Resto al Sud dipende dalla singola misura tipicamente società di persone o capitali e ditta individuale.
LIMITI: Relativamente all’età del richiedente non può superare i 56 anni. Nel caso in cui il soggetto richiedente è un soggetto giuridico SRL con socio persona fisica e Srl, Resto al Sud consente la partecipazione di persone giuridiche nella compagine, ma non verranno considerati al fine del contributo agevolato, perché non aventi i requisiti soggettivi.
Se vuoi aprire un Salone di Parrucchieri al Sud riempi il form in basso, ti contatteremo per un ulteriore approfondimento e rispondere ai tuoi eventuali dubbi.
Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2024
Nuove Imprese a Tasso Zero ON è un bando di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia.
Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di avvio d’impresa e di consolidamento delle attività delle nuove imprese.
Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici.
Il bando prevede finanziamenti a tasso zero fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 2 milioni di euro per ogni progetto.
Nuove Imprese a Tasso Zero On mira a supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia, favorendo l’occupazione e l’espansione dell’economia del paese. (Fonte Unioncamere: Quali sono i finanziamenti a fondo perduto del 2024.pdf)
Fondo Impresa Donna 2024
Fondo Impresa Donna è un fondo di investimento dedicato alle piccole e medie imprese a conduzione femminile.
Il fondo mira a supportare l’espansione e lo sviluppo delle imprese a prevalente partecipazione femminile attraverso l’investimento in capitale di rischio o in prestiti. Caratteristiche che non devono meravigliare: molti finanziamenti a fondo perduto 2024 sono rivolti alle donne per incentivare l’imprenditoria femminile e colmare il gap occupazionale tra i sessi.
Il Fondo Impresa Donna può essere un’ottima opzione per coloro che desiderano investire in un’impresa a prevalente partecipazione femminile e sostenere l’empowerment femminile, noi di Solidani auspichiamo che ci siano sempre più donne imprenditrici come la nostra Alessia a dirigere Saloni di parrucchieri.
Contratto di Sviluppo 2024
Il Bando Contratto di Sviluppo è un programma di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI) italiane.
E’ stato istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
Il bando ha l’obiettivo di supportare le PMI nella realizzazione di progetti di investimento e sviluppo aziendale, con un focus sull’innovazione, la digitalizzazione e la competitività.
Il Bando Contratto di Sviluppo offre un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento e un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software.
Per partecipare al bando le imprese devono presentare un progetto di investimento che preveda una serie di attività specifiche, ad esempio: acquisto di attrezzature, costruzione o ristrutturazione di immobili, sviluppo di nuovi prodotti o processi, acquisizione di brevetti o marchi.
Per poter partecipare al bando Contratto di Sviluppo è necessario soddisfare i requisiti richiesti dal bando tra cui avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita, avere un progetto di investimento idoneo e rispettare i requisiti di spesa e di fatturato.
E se fosse un socio di capitali?
La banca non mi eroga alcun mutuo, non ho sufficienti garanzie, la finanza agevolata è lenta nelle risposte, di fatto non ho sufficiente budget, come procedo?
Una strada potrebbe essere coinvolgere un socio investitore, non necessariamente un parrucchiere che crede nel progetto e decide, visti i ritorni previsti, di investire con noi.
Vuoi approfondire questo tema?
Riempi il form e ci metteremo subito in contatto con te per parlarne….insieme.