Ho deciso! Apro il mio Salone. …Da Solo o in Franchising?
Dopo anni di esperienza come parrucchiere, mi sento pronto e ho deciso di aprire il mio Salone. Procedo da solo o mi affido ad un Franchising?
Se decido di procedere da solo devo seguire i passi illustrati nel precedente articolo “I 23 passi necessari per aprire il proprio Salone“.
Affidandomi, al contrario, ad un Franchising di successo delego tutto ad un Team di esperti di settore che mi supporterà nel gestire con professionalità tutte le iniziative di cui sopra.
In un momento economicamente difficile come quello attuale, aprire in franchising il proprio Salone rappresenta una soluzione strategica per entrare nel mercato in modo competitivo, tuttavia, non tutti i brand sono uguali e non tutti offrono le stesse condizioni e garanzie.
Oltre alla notorietà del Brand varia anche il format di gestione.
Se vuoi individuare l’azienda giusta a cui affiliarti, devi reperire tutte le informazioni che possono esserti utili per capire la serietà del franchisor e la convenienza del format proposto.
Come fare a scegliere il giusto Master?
Il mercato dell’hairdress in Italia conta 104.000 licenze ma solo una piccola porzione di queste hanno una dimensione tale da avere le basi per organizzarsi in una formula in franchising.
Il fattore della dimensione del Brand non è la discriminante per definire un Brand una organizzazione in franchising, ma il modello unico e la replicabilità sono gli elementi che devono essere presi in esame.
Quando mi trovo nella fase di decidere a chi affidarmi mi devo porre in primis una serie di domande:
- cosa mi offre di diverso rispetto al mercato questo marchio?
- quale è il modello che adotta?
- quali sono gli elementi di successo che sono riscontrabili nei saloni oggi gestiti?
- da quanti anni sta sperimentando e quali sono i risultati ottenuti fino ad oggi?
- i risultati di cui sopra sono replicabili?
- quali sono stati i fattori di successo?
Uno degli errori più comuni che si compie in fase di scelta è cadere nel tranello di una bella presentazione.
E’ fondamentale in questa fase analizzare non solo cosa offre il Master ma anche in che modo si presenta, se ha una “BIBBIA COMMERCIALE”, un piano di rientro del capitale presentabile con una simulazione di dati attendibile e oggettiva.
Ecco quali sono le 17 domande che ti dovresti porre e che dovresti fare al Master Franchisee per valutarne la serietà.
1. Analisi sulla mia situazione personale di partenza
E’ chiaro che se sono parrucchiere dipendente o titolare di Salone cambia la mia situazione di partenza.
E se fossi un investitore interessato ad investire nell’apertura di un salone in franchising?
Le 3 tipologie sono rispettivamente 3 fattispecie diverse che mi consentono di valutare comunque l’opportunità che un master franchising mi potrebbe offrire, tuttavia, le analisi cambiano che devo fare cambiano in modo significativo.
Se sono un parrucchiere attualmente impegnato in un salone come dipendente e ho deciso di fare il grande passo diventando imprenditore devo affidarmi in primis ad un professionista in grado di guidarmi in questa fase di cambiamento radicale.
Se sono un titolare di Salone e decido di fare un salto di qualità affiliandomi ad un franchising devo valutare bene la mia scelta partendo dal presupposto che entrare in una formula in franchising ha dei grandi vantaggi ma anche dei vincoli ai quali prima non ero legato
Se decido di fare un investimento in un Salone affidandomi ad un Brand noto la mia attenzione ricade sul direttore del salone, un consiglio potrebbe essere quello di coinvolgere la persona di fiducia che dirigerà il salone con una quota societaria.
2. Qualcuno conosce il Brand che ho contattato?
Ho “puntato” un marchio che penso di conoscere, ma sono certo che ho tutte le informazioni che mi servono per ponderare bene la mia scelta?
Il web da questo punto di vista aiuta, ma anche la Camera di commercio, il costo di una Visura on-line non supera i 15 euro che ritengo un budget sufficiente per valutare con chi sto facendo affari.
Conoscere chi c’è dietro una società con la quale sto sottoscrivendo una obbligazione è fondamentale, quale è la reputazione dei singoli soci, chiedere delle referenze al mercato sfruttando anche il web può essere una strada.
Diffidate, diffidate, diffidate dalle strutture che non hanno organigramma e che non presentano l’organizzazione interna, spesso è il primo segnale di una disorganizzazione interna o di una gestione troppo familiare, entrare in un franchising significa affidarsi ad una azienda organizzata.
3. La legge e le sue implicazioni
Ho deciso di aprire un Salone affiliandomi ad un Brand, mi sono informato su chi è il mio fornitore? Conosco la Legge sull’affiliazione commerciale del 2004, anche Legge sul Franchising?
Il mercato è pieno di consulenti ma non è cosa semplice trovare un commercialista o legale esperto della materia in grado di supportarmi e guidarmi nel compiere le giuste scelte.
4. Analisi SWOT
Quali tra i franchisor nel mercato dell’Hairdresser sembrano più adatti alle mie esigenze?
Chiedere materiale e contattare più Brand operativi nell’hairdress è fondamentale, consiglio di creare un foglio excel dove riportare tutti i punti forza, i punti deboli, gli aspetti potenziali e i pericoli. Avere un quadro chiaro dei plus e dei minus riduce dei master riduce il rischio di errore.
5. Quali sono i costi di ingresso/affiliazione in un franchising per Parrucchieri?
I costi di ingresso e di affiliazione sono diversi da franchising a franchising e possono crescere in base ai servizi offerti. La “Gamma di servizi di start-up” è la chiave di ponderazione per valutare se l’investimento iniziale (anche Fee Entrance) è conveniente, i migliori brand sono quelli che possono offrirti una copertura pressoché totale e volta ad accelerare il piano di rientro del capitale investito.
Si va dalla semplice consulenza all’assistenza, all’aiuto nella ricerca dei locali, alla formazione del personale, alla gestione pratica dell’attività. Il successo o meno di un franchising dipende proprio da questo, dalla capacità della casa madre di supportare in modo adeguato i suoi franchisee.
Di seguito i fattori da analizzare:
- importo fee d’ingresso;
- importo investimento per inizio attività;
- termini e modalità pagamento royalties;
- i parametri per la tutela della propria zona e l’esclusiva su di essa;
- i servizi (assistenza, formazione, …) e il know-how che verrà fornito;
- durata del contratto (minimo tre anni);
- le condizioni di rinnovo, recesso;
- eventuale cessione del contratto stesso.
6. Quanto dovrebbe essere il ROI?
Quanto dovrebbe essere il ROI (Ritorno sull’investimento) al netto di tutti i costi di gestione inclusi i costi di affiliazione?
Secondo la nostra esperienza diffidate da proposte di affiliazione che Vi offrono una previsione di un ROI inferiore al 15%.
Altro fattore determinante è lo studio del Business Plan da cui si pianifica un rientro dall’investimento entro un arco di tempo rapido (MAX 5 anni).
7. Viene assicurata una formazione/training iniziale e continuativo?
Aprire un Salone in franchising significa entrare a far parte di un circuito di imprenditori che hanno sposato lo stesso modello di business, già avviato con successo, lavorano tutti in modo quasi identico alla casa madre condividendo i vantaggi del marchio e godendo delle iniziative pubblicitarie e promozionali avviate dal brand.
Per entrare in questa struttura è necessaria una formazione iniziale e nella maggior parte dei casi l’affiliato riceve assistenza e formazione da parte della casa madre anche dopo aver avviato l’attività.
8. Esistono agevolazioni finanziarie derivanti dall’affiliazione?
La formula del franchising consente di ridurre il rischio di impresa, massimizzando quindi l’investimento iniziale.
L’assistenza di alcuni brand riguarda anche l’aspetto finanziario: il franchisee viene supportato nella ricerca di bandi e finanziamenti pubblici e viene messo in condizione di stringere accordi vantaggiosi con le banche per ottenere i fondi necessari per avviare la sua attività.
9. Esiste la concessione di area di esclusiva?
Nei contratti di franchising è spesso presente una clausola che consente al franchisee di disporre di una zona di esclusiva, entro la quale non deve subire la concorrenza di altri imprenditori che offrono il suo stesso servizio.
La zona di esclusiva non è però presente in tutti i contratti di affiliazione, questo deve essere un fattore decisionale importante da valutare. Le parti che decidono di inserire nel contratto questa zona devono identificare in modo chiaro l’ambito geografico dell’esclusiva.
10. Il mio mercato di riferimento
Quali franchisor sono già presenti nel mio territorio?
il Brand al quale mi sto affiliando quanto è conosciuto?
Che tipo di offerta potrei proporre con più successo?
Quali sono i gusti, i bisogni e le esigenze della clientela di riferimento?
Nella mia città qual è la situazione competitiva del settore specifico?
11. Supporto e formazione
Esaminare il livello di supporto e formazione fornito dal franchisor e’ molto importante. Un franchising rispettabile dovrebbe completi, assistenza continua e una forte rete di supporto per aiutarti ad avere successo.
12. Reputazione del marchio
Un marchio ben consolidato e rispettato può avere un impatto significativo sul successo della tua azienda.
Cercare un franchising con una comprovata esperienza e una percezione positiva dei clienti è fondamentale e un vantaggio competitivo.
13. Vedere e toccare con mano
Il contatto con i marchi franchisor che ho “promosso alla fase successiva” non deve mai essere solo “virtuale”.
Siti internet, e-mail, skype, colloqui telefonici vanno benissimo per i primi scambi di informazioni ma quando c’è vero interesse bisogna passare prima possibile al mondo reale.
Visitare i Saloni affiliati, conoscere il personale interno delle aziende affilianti, provare i prodotti e i servizi, consultare i cataloghi, “ respirare l’atmosfera” di un franchisor: questi sono passi indispensabili per una scelta oculata.
Tutti i franchisor seri amano organizzare “discovery day” per far vedere realmente chi sono e come funziona il loro sistema di franchising. Durante questa fase decisiva del percorso di valutazione non devo mai avere timore di investire tempo o denaro in trasferte e incontri.
14. Incontro presso le strutture
E’ FONDAMENTALE far visita ai saloni gestiti dalla proprietà del Brand ma anche, e soprattutto, dai Saloni gestiti da altri affiliati, e questa attività consiglio di svolgerla prima di incontrare il master.
Può essere una idea fissare un appuntamento in uno dei saloni del Marchio in anonimato, verificando la qualità del servizio, la preparazione dei ragazzi e chiedere in modo discreto, ai ragazzi dipendenti, dei feedback sulla frequenza ai corsi, sul compenso, sul clima che si vive all’interno dell’azienda…insomma, fare della sana business intelligence.
15. I documenti
Quando ci si affilia si ricade legalmente in una formula sancita da una Legge risalente al 2004. Secondo la definizione di affiliazione commerciale (“franchising”) fornita dalla Legge 129 del 6 maggio 2004, il franchising è “ … il contratto, comunque denominato, fra due soggetti giuridici, economicamente e giuridicamente indipendenti, in base al quale una parte concede la disponibilità all’altra, verso corrispettivo, di un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi a marchi, denominazioni commerciali, insegne, modelli di utilità, disegni, diritti di autore, know-how, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale, inserendo l’affiliato in un sistema costituito da una pluralità di affiliati distribuiti sul territorio, allo scopo di commercializzare determinati beni o servizi….”.
La legge impone che il Concedente consegni almeno 30 giorni prima dell’affiliazione una serie di documenti che illustrino l’intero progetto di franchising, evidenziando le caratteristiche del progetto di affiliazione, il budget di investimento e tutto ciò che può servire ad un affiliato per prendere una decisione consapevole tre cui:
- l’ammontare degli investimenti e delle eventuali spese di ingresso che l’affiliato deve sostenere prima dell’inizio dell’attività;
- le modalità di calcolo e di pagamento delle royalties, e l’eventuale indicazione di un incasso minimo da realizzare da parte dell’affiliato;
- l’ambito di eventuale esclusiva territoriale sia in relazione ad altri affiliati, sia in relazione a canali ed unità di vendita direttamente gestiti dall’affiliante;
- la specifica del know-how fornito dall’affiliante all’affiliato;
- le eventuali modalità di riconoscimento dell’apporto di know-how da parte dell’affiliato;
- le caratteristiche dei servizi offerti dall’affiliante in termini di assistenza tecnica e commerciale, progettazione ed allestimento, formazione;
- le condizioni di rinnovo, risoluzione o eventuale cessione del contratto stesso.
Quanto sopra si riferisce all’Art.3 della Legge 129, chi non è in grado di dare tale riscontro in caso di richiesta dimostra poca professionalità e va escluso tra i potenziali Master.
16. Fase decisionale
Una volta svolti i passi di cui sopra avremo un quadro ben chiaro del ns Master e potremo verificare se le “promesse” riportate nel contratto di franchising hanno una corrispondenza nella realtà.
La variabile prezzo non è un elemento a nostro parere che ha molta rilevanza, ovviamente i nuna logica preventiva di potenziale copertura, quello che conta è come si presenta il progetto e che prospettive, credibili e giustificabili, ha di crescita e di redditività (anche ROI).
17. Considerazioni finali
Vi sono aziende giovani che, con pochi franchisee e un marchio ancora poco conosciuto, riescono a proporre formule con un alto potenziale di guadagno e di espansione ma senza un dato storico a riprova dei numeri presentati nel business plan.
I marchi affermati, conosciuti nel mercato dell’Hairdresser, sono quasi sempre una garanzia di visibilità e affidabilità ma, magari, non offrono gli stessi margini di guadagno di un nuovo marchio in crescita.
Insomma, bisogna usare un po’ il classico “fiuto per gli affari”.
Prima di effettuare la scelta definitiva consigliamo di rivolgersi a un commercialista per valutare insieme i dati raccolti e che potrà fornire importanti consigli relativi alla gestione, al settore di mercato e alla parte burocratica.
Ultimo ma non in termini di importanza è chiedere un parere a un’istituto bancario per quanto riguarda il lato finanziario, se il link è offerto/garantito dal Master, è un fattore rilevante da ponderare positivamente.